Campobasso, 13 nov. (Adnkronos) -
Una nuova cura per le cefalee a grappolo. E' quanto presentato da Pantaleo Romanelli, esperto di neurochirurgia funzionale dell'Istituto Neuromed di Pozzilli (Isernia), all'European Protocol Development Committee della Cyberknife Society, durante la riunione dei maggiori esperti del settore che si e' svolta a Milano nei giorni scorsi. Si tratta di un nuovo protocollo per il trattamento di forme gravi di cefalea a grappolo resistenti alla terapia medica.
Il protocollo presentato da Romanelli si base sull'utilizzo del Cyberknife, un robot radiochirurgico capace di inviare fasci sottili di radiazioni su bersagli intracranici con precisione submillimetrica, al fine di fronteggiare una patologia che incide sensibilmente sulla qualita' della vita di coloro che ne sono affetti. Questo robot finora e' stato utilizzato per il trattamento non invasivo di tumori intra ed extra cronici con ottimi risultati. Romanelli, applicando la tecnologia Cyberknife nel trattamento di casi severi di cefalea a grappolo resistenti alla farmacoterapia, ha selezionato come bersaglio del trattamento il ganglio sfenopalatino, una struttura nervosa della faccia coinvolta nella genesi della cefalea a grappolo.
Il trattamento e' efficace, del tutto non invasivo e presenta rischi molto contenuti. In seguito alla presentazione di questo protocollo la Cyberknife Society ha incaricato il dottor Romanelli di coordinare uno studio multicentrico internazionale al fine di trattare casi selezionati di cefalea a grappolo con questa nuova metodica.
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